Descrizione
Nel 2003, Michelangelo Messina – direttore artistico di Ischia Film Festival, ideò un festival internazionale dal nome Cinema e Territorio, dedicato esclusivamente alle location cinematografiche, luoghi dove erano stati ambientati pellicole di successo in tutto il mondo. Nacque così il cineturismo, con lo scopo di promuovere e valorizzare un territorio. Le immagini di un film raccontano i personaggi, ma anche i luoghi, e non di rado incuriosiscono lo spettatore che di quel luogo vuole sapere di più.
Come sarebbe Roma nell’immaginario del villaggio globale, senza quel viaggio nei gironi di una città eterna e barocca che ne ha fatto Fellini nel film La dolce vita? Quella raccontata in quella pellicola è in gran parte una Roma ‘felliniana’, e poco importa se via Veneto di notte fosse popolata da tutta quella umanità frivola, viziata e folle. Tra l’altro, proprio recentemente Via Veneto è stata teatro proprio di un episodio felliniano, quando Rino Barillari, conosciuto in tutto il mondo come il Re dei paparazzi, (termine derivante dal cognome di un fotografo che ne La dolce vita si chiama Paparazzo) a maggio di quest’anno è stato aggredito dall’attore francese Gerard Depardieu mentre pranzava con un’amica proprio a Via Veneto, la strada de La dolce vita, e non voleva essere fotografato.
Come non ricordare Totò e il turista al quale vuole vendere la fontana di Trevi nel film Totòtruffa, di Camillo Mastrocinque? La stessa fontana dove di notte fa il bagno una burrosa Anita Ekberg, bella come un sogno, nel film di Fellini sopra menzionato. Ancora Roma in Vacanze romane con Audrey Hepburn e Gregory Peck.
I luoghi che sono stati teatro di storie cinematografiche acquistano essi stessi un’aura romanzesca, rara e speciale come quella degli eroi e delle star che li interpretano. Sono i luoghi che raccontano le storie nella maniera giusta, recita Silvio Orlando nel video promozionale del sito sul turismo cinematografico italiano, ma non l’unico, www.cineturismo.it.
Se digitate in internet il titolo del film, apparirà il sito ‘Vacanze romane tour’, un percorso itinerante con tanto di programma e relativa sinopsis, sui luoghi del film. Via dei Fori imperiali, l’incontro tra la regina e il giornalista – Fontana di Trevi il taglio dei capelli – Colosseo, in fuga in vespa – la Bocca della verità un segreto inconfessabile, la scalinata di Piazza di Spagna l’incontro tra la principessa e il giornalista gustando il cono gelato, e così via. È possibile prenotare anche un Roma vintage tour a bordo di una vespa o una lambretta d’epoca degli anni ’60 e ’70, e volendo, by night. D’altra parte Roma è una delle città dove sono stati girati più film in assoluto.
Anche se i maggiori fruitori sono gli occidentali il fenomeno è mondiale e il giro di affari attorno al cineturismo aumenta ogni anno sempre di più. Poco importa se l’immagine italica all’estero è ancora quella anacronistica delle fughe in vespa della principessa Anja/Audrey Hepburn o del bagno nella fontana di Trevi alla maniera di Anitona, l’esplosiva e insieme angelica Anita Ekberg nella vita dolce e favolosa di Fellini.
“Il film è una favola – disse il regista – con i suoi mostri, i suoi incantesimi, le sue streghe, ma anche le sue fate.” E la gente ha un disperato bisogno di favole.
È per questo che il cineturismo ha tanto successo.
La redazione – A. P.
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